VENERDI' SANTO - Processione triennale del Cristo Morto (Seiano)

Il Venerdì Santo, al calar della sera, dalla sede della Arciconfraternita della Morte e Orazione di Seiano, parte la processione triennale del Cristo Morto.
Il sacro corteo, percorrendo la strada statale, giunge fino a Vico Equense.
Questa processione, detta anche degli "Incappucciati Rossi", rappresenta un appuntamento imperdibile per gli abitanti del luogo ed è composta da trecentocinquanta figuranti, quaranta dei quali vestiti con abiti d'epoca. Tra i più rappresentativi e scenografici: Giuda, Erode, Pilato, Caifa, i soldati, il servitore di Pilato, il centurione.
Ad arricchire ulteriormente il corteo sono i quattordici cavalli, che identificano la processione di Seiano, distinguendola dalle altre della penisola sorrentina.
Immancabili la corona di spine, i chiodi, la Veronica, il gallo di S. Pietro ubriacato per l'occasione, la mano che schiaffeggiò il Signore e, infine, la statua del Cristo Morto e quella dell'Addolorata.
Un anticipo di gioia pasquale emerge poi dall'ultimo atto del rito: la chiassosa distribuzione delle uova di cioccolata ai bambini del coro che, accompagnati dalla banda musicale, cantano lungo tutto il corso della processione l'ingenuo e suggestivo inno "Deh! Piangi tu Getsemani l'afflitto Redentore" che rappresenta la colonna sonora della processione.
La solenne processione che rievoca la passione e la morte di Gesù, è una tradizione consolidata per la Città di Vico Equense. Una manifestazione d'interesse religioso, culturale e sociale che oltre al coinvolgimento di tutta la cittadinanza e in particolare delle nuove generazioni, registra la presenza di tantissimi turisti italiani e stranieri."
La processione percorre le strade principali di Vico Equense e ritorna in tarda serata in una Seiano avvolta da un'aura mistica e suggestiva, creata da migliaia di fiaccole ardenti. Unica pausa viene effettuata nei pressi della chiesa di S. Ciro, per rievocare l'originario rito che prevedeva soste in tutte le chiese del territorio.
Ciò che rendeva e rende tuttora veramente peculiare la processione diversificandola da tutte le altre, oltre alla presenza dei cavalli e dei figuranti, è soprattutto quella particolare atmosfera di festa di popolo, di luttuosa esultanza che si riscontra identica solo in certi paesi della Spagna e della Sicilia.
A Seiano infatti, il Venerdì Santo è propriamente la "Festa del Signore Morto", come ancora lo chiamano gli anziani del posto con un ossimoro teologicamente fondato sul Vangelo di Giovanni, dove la Passione del Figlio è Gloria di Dio, la Croce celebra il suo sposalizio con la Chiesa e il tutto, deposti i connotati del lutto, assume un senso di redenzione.


- Testo a cura del dott. Francesco stanzione, sulla base di informazioni tratte dal sito http://www.viconline.it.
- Foto tratte dal web.